lunedì 21 dicembre 2009

VARANASI

Eccomi qua, la mia ultima tappa, l’ultima citta’. Ho lasciato Varanasi per ultima per vari motivi, per l’energia che ha, per la sua intensita’ spirituale e umana, per l
a sua grandezza e perche’ qui trovi tutta l’india.
Arriviamo alle 5 del mattino, io ho passato la notte in bianco ad ascoltarmi le urla e I pianti dei bambini, il mio vicino di posto che russa e i venditori di caj che passano ogni 5 minuti.
Un viaggio in treno che mi ha fatto pensare molto a quello che sto vivendo qui e a quello che mi circonda. Sono pieno di energia e adrenalina ogni giorno, dormo poco e mi viv
o intensamente ogni singolo attimo, le giornate sono corte perche’ vorrei fare
mille cose, parlare, ascoltare, osservare, imparare, fotografare, vivere.
Sono in una citta’ immense e lo noto subito, dal primo passo fuori dal treno. Sono le 5 e la stazione e’ piena di vita e movimenti. Ci ferma subito un guidatore di riscio’ e nonostante gli avessimo detto di portarci alla Shianti guest house lui insiste a portarci alla sua guest house, dicendoci che la nostra e’ piena di topi, e’ sporca e il personale e’ maleducato. Dopo una mezz’ora di discussione passiamo altri 10 minuti a contrattare il prezzo per il trasporto, divento nervoso e e perdo la pazienza e comincio a rispondere male a tutti.
Riusciamo ad arrivare al nostro posto che ha tutte le camere piene, ma in mattinata si libera una stanza e quindi decidiamo di lasciare I nostri zaini e andiamo a goderci l’alba sul Ganga. Sono molto emozionato e sento gia’ nell’aria un’energia strana, la nostra guest house si trova nel Ghat Manikarnika, e’ quello piu’ dove si bruciano I morti. Passiamo vicino ai venditori di legna, Ajli mi spiega che in base alla richezza della famiglia si compra la legna piu’ pregiata o meno e lo stesso vale per la quantita’. I piu’ ricchi ad esempio vengono bruciati con la legna del sandalo.
Mi travolge un qualcosa che non so descrivere e mi rimane dentro per ore e ore, ci dirigiamo verso I ghat meno turistici, quelli dove puoi trovare la vera India. Mi allontano da Ajli e non parlo per un paio d’ore, il mio maestro capisce dal mio sguardo quello che provo e non mi chiedo nulla, mi lascia godere il mio primo incontro con questa citta’, la mia prima alba.
Riesco a scattare qualche foto, sono circondato da colori bellissimi e c’e’ una luce meravigliosa
Torniamo al nostro hotel e non ci muoviamo per tutto il giorno, rimaniamo sul terrazzo a parlare con molti turisti, e’ un posto molto frequentato e conosciamo persone interessanti. Io ognitanto mi alzo a guardare la quello che succeed sui tetti di questa citta’ meravigliosa. Arriva il tramonto e il cielo si riempie di acquiloni, iniziano le battaglie, bambini che urlano e tengono lo sguardo fisso sul proprio acquilone, altri che corrono per le stradine a recuperare gli acquiloni dei sconfitti.
Vado a nanna con il sorriso senza sentire molto la stanchezza nonostante fos
si sveglio da 24 ore.
Varanasi voglio fotografare I tuoi colori e riempirmi della tua energia.

VARANASI part 2
Sono molto curioso di vedere tutto di questa citta’ e mi sveglio presto,
Ajli mi guda per il labirinto, lui si sente come a casa, ha passato qui 1 mese e molta gente lo saluta. Ci fermiamo a fare colazione i
n un posto molto carino con una colazione ottima. Toast al formaggio con omlette alla cipolla, ciotola enorme con musli, yoghurt, miele e frutta fresca, torta di mele e caj. Wow , la miglior colazione fino ad ora. Caminiamo fino all’utlimo ghat e torniamo indietro con il sole alle spalle. Ogni cinque passi qualcuno ci propone il giro in barca o un massaggio, qualcuno chiede cibo e I bimbi biscotti o 10 rupie. Ci fermiamo a fumare una sigaretta su dei scallini e incontriamo Germa, il fotografo colombiano, che e’ super felice di vederci e ci abbraccia. Restiamo a parlare con lui e ci circondano dei bambini, io ovviamente comincio a giocare con loro e mi invento la giostra umana. I bambini si agrappano al mio avanbraccio e io ruoto su me stesso, ad un certo punto me ne ritrovo 3 per braccio, mi diverto un sacco, I miei due amici continuano a ridere e alla fine mi ringraziano per quello che hanno visto. Nei prossimi giorni voglio portarmi il naso rosso.
German ci segue fino alla guest house e mi chiede di vedere alcune mie foto, le guardiamo e gli parlo di ogni singolo scatto. Mi fa dei bellissimi commenti che mi fanno stare bene e poi mi chiede qualche consiglio o trucco, Ajli mi lascia parlare e alla fine mi dice che sono un buon studente.
Sono molto felice per le mie foto, non sto fotografando I paesaggi o I monumenti, sto fotografando la vita, le persone, gli occhi e le mani di questo popolo affascinante.


Why not!?
Mr.D

mercoledì 16 dicembre 2009

JAISALMER

Arriviamo nella citta' del deserto indiano, la piu' famosa in tutta l'india, un posto molto turistico ma ideale per i safari nel deserto. Non riceviamo un bel benvenuto, appena scesi dal bus veniamo assaliti e soffocati da ragazzi che ci offrono di tutto, camere, safari, droghe, massaggi, guide turistiche. Per fortuna io avevo prenotato tramite telefono una stanza in un posto che ci e' stato raccomandato da altri viaggiatori e quindi c'era un ragazzino con un foglio sul quale c'e' scritto il mio nome che ci aspetta vicino ad una jeep. Tra spintoni e gente che vuole portarmi riesco a liberarmi e far strada ad Ajli e ci facciamo portare nel nostro hotel molto piccolo ma pulito von un bellissimo terrazzo dal quale si puo' ammirare il bellissimo forte tutto rosso. Scarichiamo gli zaini e ci facciamo una bella doccia fredda, cena in un ristorantino acco
gliente e poi dormo poco visto che ci sono un sacco di cani che abbaiano e I miei tappi per le orecchie non funzionano molto.

...colazione con un super lassi al mango, torta al miele, noci e mandorle, frittata con cipolla, pane tostato con burro e marmellata e infine un buon masala caj.
Bene ora sono pronto per questa cittadina, oggi mi aspetta una lunga lotta per contrattare il prezzo del safari nel deserto.
Girando per la citta' incontriamo di nuovo le italiane e ci fermiamo con loro a bere un caj, Ajli gli mostra come lavora la lana con l'uncinetto e gli dice che e' una cosa che gli piace molto, specialmente perche' lui non riesce a stare fermo con le mani e poi e' un bel modo per fare delle cosec he poi
lascia alle persone che passano nella sua vita, a me ha fatto un porta Ipod, un custodia per la mia lente della fotocamera e adesso sta facendo qualcos'altro, ma non mi vuole dire cosa.
Pass oil pomeriggio a contrattare e a bere infiniti caj, sono iper attivo ma contento per il prezzo, concludo l'affare con un ragazzo simpatico, 20 euro per una notte e due giorni con pasto e acqua compresi.
Per festeggiare facciamo cena con un buon chicken masala con due israeliani che ascoltano le nostre avventure e rimangono affascinati dalla nopstra passione per la fotografia.
Torniamo in camera e prepariamo lo zaino per il deserto e poi ultimo sigaro guardando gli scatti della giornata e ascoltando Einaudi.

...viene a prenderci una jeep e ci porta a 30 km dalla citta' in un villaggio dove ci aspettanoaltri ragazzi e le guide con i cammelli. Ci sono 4 canadesi, un olandese e 2 israeliani. Siamo un bel gruppo, si ride e si scherza da subito e iniziamo il nostro safari. Per fortuna non c'e' tanto sole e le due ore sul cammello si fanno sentire ma non piu' di tanto, ho le gambe stanche e il culo spaccato. Tutto cio' non riesce a rovinare la meraviglia del deserto, mangiamo sulle coperte con le nostre guide che ci preparano chapatti (piadine indiane) e verdure cotte speziate. Laviamo I piatti in alluminio con la sabbia e ricominciamo il nostro safari.
Ci fermiamo in mezzo a delle dune bellissime, sabbia bianca e sottile, qui dormiremo. Lasciamo le nostre cose e cominciamo a correre, rotolarci e saltare nella sabbia.
Io e Ajli dopo un'po' ci allontaniamo da tutti per goderci il tramonto e tirar fuori le nostre bimbe. Mi chiededi mettermi il naso da clown, mi vuole fotografare, io mi metto in posa e ci divertiamo, il tramonto pero' dura poco, il cielo si riempie di nuvole e noi torniamo alla nostra base dove ci aspetta la cena.
Accendiamo il falo' e ci sediamo intorno sulle coperte, l'atmosfera e' magica, il ragazzo canadese e' musicista e tira fuori la sua chitarra, suona le sue canzoni, gli israeliani tirano fuori il whisky e qualcuno i biscotti, la serata diventa molto calda e il cielo ci regala il suo splendore. Non per molto pero', perche' d'improvviso arrivo' il vento che ci porta le nuvole miracolose, nuvole piene di acqua, si mette a piovere e nessuno riesce a crederci, e' un miracolo, e' da tre anni che non si vede la pioggia qui, ci mettiamo a urlare e ridere, tutto diventa surreale.
Il boss delle guide ci raduna e ci dice che ci dobbiamo spostare perche' il tempo rischia di peggiorare. A qulache chilometro c'e; un villaggio dove possiamo trovare un posto coperto per ripararci. Prendiamo le nostre cose piene di sabbia, ci danno le coperte per coprirci, io per fortuna ho la mia giaca impermeabile e non sento molto freddo.
E' bellissimo camminare nel deserto durante la notte, e' una sensazione strana, dopo tre quarti d'ora vediamo delle luci ed entriamo in una casa. E' una scuola, apriamo I nostri sacchi a pelo in una classe e tiriamo fuori le candele e la serata continua nel miglior dei modi, tutti felici e intorno a noi solo energia positiva.
Ci svegliamo alle 7 per guardare l'alba, io sono tutto bloccato, ho dormito per terra e e faccio fatica a coordinare il mio corpo per I primi passi dlla giornata, mi sento Robocop. La colazione a base di uova sode, pane tostato con burro e marmellata mi aiutano a riprendermi e comincio a vedere arrivare bambini dal villaggio. Comincio a scherzare con loro e quando vedo che cominciano ad arrivare altri bimbi tiro fuori il mio naso rosso e comincio a giocare con le mie plline. Si crea un bel feeling e mi faccio prendere per mano da uno di loro che mi vuole presentare alla gente del villaggio.
Entro in tutte le case e stringo la mano a tutti, dietro di me c'e' un trenino felice di bimbi che mi segue e io gli raduno tutti in piazza e comincio il mio show.arrivano anche I compagni del safari e intorno a me vedo solo sorrisi naturali e occhi bellissimi, non mi voglio fermare, continuerei a giocare con loro tutto il giorno.
Ajli ovviamente ha la sua bimba in mano e mi fa delle foto, gli piacciono un sacco le foto chef a e mi dice che se diventa famoso come fotograffo vuole assolutamente proporre la il reportage del clown around the world con la vespa arancione.
Io gli dico why not!? E rimango fra le nuvole tutto il giorno, sono pieno di energia, mi sento felice, mi sento wow.
Ritorniamo in citta' e togliamo I chili di sabbia dal nostro zaino e dal nostro corpo, prendo la mia bottiglia di plastica con la sabbia del deserto e la metto nel mio zaiono.
Domani sip arte per Delhi, ci aspettano 16 ore di viaggio nella sleeper class, tanto tempo per pensare e sorridere.
Prima di andare a dormire ci guardiamo le foto di Ajli che mi ha fatto oggi, mi emoziono, poi guardiamo la selezione delle mie foto preferite di questo viaggio e mi metto a piangere.
Quest'india mi sorprende sempre di piu', non mi aspettavo tutto questa magia...

Why not!?
Mr.D

JODHPUR

Arriviamo nella citta' blu, ci prendiamo una stnza enorme con un bagno gigante e acqua calda. Lavo I miei vestiti e passiamo tre notti a goderci il relax e il mercato colorato in questa citta' con quasi tutte le case blu.
Qui conosciamo un fotografo indonesiano che e' in viaggio per una rivista di viaggi, e' molto simpatico e incuriosito di Ajli. Questo ragazzo ha la mia stessa macchina foto e mi presta uno dei suoi obiettivi, giro la citta' da solo e fotografo qualche viso molto simpatico e particolare.
In quesi giorni ho parlato molto con il mio maestro visto che siamo stati molto sul terrazzo della nostra guest house e lui mi ha fotto capire cose molto importanti sulle mie foto. Ogni giorno imparo qualcosa e lo dimostro con le mie foto, le foto che sto facendo durante questo viaggio mi piaciono e sono veramente speciali per me.
Ajli in questi giorni mi parla molto dei suoi sogni, vuole diventare fotografo professionista per la National Geographic e secondo me non gli manca molto. Abbiamo parlato dei miei sogni e di quanto siamo fortunati tutti e due a vivere quest'avventura, due persone in viaggio con la stessa passione e senza competizione.
Mi chiede di cosa ne penso di una sua idea, vuole vedere me in giro per il mondo vestito da clown e lui che mi segue da fotografo e unire le mie foto con le sue, le mie solo quelle dei bambini, i primi piani dopo il mio show, con gli occhi dei bambini che brillano e riflettono la mia imagine...io gli dico che e' un bel sogno, un sgno magico che mi fara' compagnia per le prossime notti magiche in questa terra, intanto colgo quest'attimo.
Gli dico ancora che le sue foto mi riempiono la pancia e che e' proprio un compagno di viaggio speciale. Un quarantenne che abbandona il suo lavoro e la sua terra per il suo sogno...wow...

WHY NOT!?
Mr.D

giovedì 10 dicembre 2009

UDAIPUR

Prendiamo il pullman notturno, sembra di stare in giostra, sei ore di viaggio dentro una cabina singola con i miei zaini, continuando a saltare ad ogni buca e a sbattere la testa ovunque, sono pieno di bernocoli, ve lo assicuro non e' bello ritrovarsi a 10cm in aria dal materassino durante il sonno.
Arriviamo ad Udaipur alle 5.00am, scegliamo la prima guest house economica e ci mettiamo a dormire.
Nel pomeriggio un piccolo giro d'esplorazione per la cittadina, la Venezia dell'India, molto piccolina ma colorata e un bel ghat dove le donne lavano i vestiti e la gente si lava.
Passiamo la sera in camera a guardare le ie foto sul mac e rimango soddisfatto dei miei scatti. Il mio maestro mi dice che sto crescendo.

...Sveglia presto e giro completo della citta', incontro 3 italiane e mi metto d'accordo con loro di fare cena insieme.
facciamo molti scatti, soprattutto alle persone, bambini, donne che lavorano e faticano, anziani...adoro fotografare la vita, il momento, quello che nessun altro riuscira' a fotografare come me. E' diverso dal fotografare i paesaggi, ogni foto ha un valore diverso e ha una sua storia.
Ci incontriamo con le tre italiane e non ci sono solo loro, perche' c'e' un belga e 2 fratelli australiani. Finalmente mangio la carne e bevo una birra indiana. Passare i giorni a Pushkar senza carne mi ha reso un po' debole.
Una bella cena, parliamo molto in italiano e Ajli mi dice che adora il suono di questa lingua.
Torniamo in camera e ci guardiamo le foto dela giornata fumando un sigaro e ascoltando musica classica.

...Oggi abbiamo noleggiato di nuovo il motorino, Ajli mi vuole vedere di nuovo con i bimbi e mi vuole fotografare di piu', gli piace tanto quello che faccio a loro.
Questa volta andiamo in mezzo alle montagne e ci allontaniamo di una quarantina di km dalla citta'. Il paesaggio e' incantevole, guido sempre io e suono il clacson di continuo salutando chiunque con il NAMASTE' (saluto in indiano), vedo un gruppo di bambini e mi fermo, ci circondano subito ma appena provo a giocare con loro qualcuno si impaurisce e si allontana, faccio fatica ad avvicinarmi e allora tiro fuori il naso roso e le palline da giocoliere, si incuriosiscono tutti e anche la gente da lontano comincia ad arrivare, si forma un cerchi di 50 persone e anche qualche capra. Gioco con loro per una mezz'ora, uso i fazzoletti colorati le palline da giocoliere e mi applaudono e ridono.
Si avvicina un ragazzino che parla l'inglese e ci invita al suo vilaggio che si trova a 5km da dove siamo. Saliamo sulla vespa in 3 e ci porta a casa sua, beviamo un caj e poi andiamo in campagna a vedere i campi della sua famiglia.
Il posto e' stupendo e mi riempio gli occhi e la pancia di colori ed emozioni che solo l'India sa dare. Troviamo un baba sotto ad un'albero che fuma il cylum e si fa fotografare senza chiederci soldi.

Tornati in citta' troviamo le italiane che ci chiedono di vedere le foto e fare un'altra cena insieme.
Prima andiamo a vedere il tramonto dal sunset point e Ajli mi fa delle foto bellissime.
Facciamo cena con le italiane che rimangono impressionate dalle foto del mio maestro e io me le rivedo volentieri.
Salutiamo le italiane e si avvicinano un colombiamno e una canadese che abitano qui da 9 mesi e hanno un laboratorio d'arte con camera oscura per sviluppare le foto dal rullino. Guardiamo anche con loro le foto e anche loro rimangono senza parole, Ajli durantela sua proiezione ci fa una lezione di fotografia, lui ha questo dono che parla di cose tecniche in un modo semplice e con tanti esempi e poi e' molto romantico.
in questi giorni di scuola parlo di fotografia ogni minuto, ascolto le lezioni e mi sento molto fortunato. Sono in un paese bellissimo e magico con uno dei fotografi piu' bravi che avessi mai visto. E' un sogno, sento che questa passione aumenta ogni giorno...

click

Mr.D

mercoledì 9 dicembre 2009

PUSHKAR part2

Colazione al nostro posto con del buon caj e riso speziato con pate e cipolla servito in un foglio di giornale.
abbiamo preso il nostro motorino e io son alla guida, prendo stradine a caso e ci allontaniamo dalla citta'. Prima fermata davanti ad una scuola in un vilaggio, vedo che ci sono tanti bimbi e non potevo non fermarmi, io comincio a giocare con loro e creo un cerchio, mi diverto da morire e Ajli fotografa i bimbi che sorridono. Salutiamo tuti quanti e ci dirigiamo verso la montiamo dove troviamo un tempio dedicato a Shiva e qui ci fermiamo sotto all'albero del mango, Ajli mi dice che anche lui si e' divertito molto con i bimbi e che e' stato un piacere per lui vedermi con tutti qu
ei bimbi felici. Dopo un'oretta di relax in questo posto incantevole prendo il motorino e guidando a caso finiamo in un'altro vilaggio, qui passeggiamo e in una stradina troviamo donne vestite con colori forti e vivaci, stanno accompagnando la moglie dal marito, e' un matrimonio. Assistiamo alla festa e si crea un buon feleing con tutte le persone, io ovviamente mi isolo con i bimbi e mi invitano a casa loro, gli seguo e mi trovo in mezzo a tante porte, comincia ad uscire la gente incuriosita dalle risate e dalle urla dei bimbi, Ajli ci segue. Ora comincio a scattare qualche primo piano anch'io e dopo un po' vedo lei, una ragazzina con un viso bellissimo che si nasconde dietro alla porta. E' mia, la voglio fotografare, aspetto che venga fuori, e' timidia e quindi curiosa dietro alla porta, aspeto il momento giusto e appena vedo solo un occhio e il sorriso, SHOOT, e' mia, mia per sempre...

Mr.D

venerdì 4 dicembre 2009

PUSHKAR part1

Scendo dal pullman e non vengo assalito dai venditori, dai guidatori di riscio' o dai bimbi foto\money.E' una citta' molto calma, e ci lascia il tempo di scegliere con calma la guest house tra le mille che ci sono. E' una cittadina piccolissima , e' il posto ideale per rilassarsi e osservare la vita della gente, passare le serate sugli terrazzi o nei templi budhisti.
Troviamo una stanza economica in un posto molto chilly e lounge, con giardino, amache e la piscina.
Conosco altri Israeliani e per cena andiamo in un ristorante sul terrazzo, ci sono cuscini per terra, tavolini bassi, incensi e musica. Mangio benissimo e mi rilasso fumando e ringraziando Shiva. Lajla to...(buona notte in israeliano)

il giorno dopo...
questa cittadina piccolissima mi ha fatto la sorpresa piu' grande. Mi ha fatto incontrare con un fotografo speciale, si chiama Azli Jamil, ha 44 anni, viene dalla Malaysia e non ha rughe sulla faccia.
E' stato lui a volermi conoscere, incuriosito dalla mia macchina foto mentre ero in piazza mi chiede di fargli vedere che lento ho. Ci sediamo ai tavolini di un locale bellissimo, che poi e' diventato il nostro luogo d'incontro.Mi chiede di curiosare tra i miei scatti e comincia a corregermi spiegandomi il perche' o a dirmi ok.
Pranziamo insieme ad un israeliano e assisto ad una partita di scacchi tra Azli e l'israeliano.
Vince la partita Azli e mi invita a fotografare con la luce del tramonto. Passeggiando con le nostre macchine al collo mi spiega quando c'e' la migliore luce in questa citta' per delle foto e quando c'e' la possibilita' di avere un buon contrasto per risaltare i particolari. Insomma una lezione per strada...
Si fa cena insieme a base di photoshop, contrasti, ombre, tempi di scatto e per dolce la visione delle sue foto.
Mi emozione a guardarle e a sentire il racconto e la descrizione affascinante di ogni singolo scatto. Mi emoziono a guardarle e a sentire le sue parole, il cuore mi batte fortissimo.
E'un fotografo che adoro, moderno, poetico, gli piace fotografare la vita, le persone, i sorrisi, gli occhi, le mani.
Vado a letto pieno di energia positiva e non vedo l'ora di svegliarmi e andare a noleggiare il motorino, Azli viene con me e andiamo in giro per i vilaggi...

Click e blackroom...

why not!?
Mr D.

giovedì 3 dicembre 2009

JAIPUR part3

...ci aspettano davanti ad un locale, uno seduto su una moto e l'altro ci fara' da guida per portarci a sa sua, ma prima passiamo nell'ufficio di suo fratello, che e' appena tornaro da un viaggio d'affari in Europa.
Siamo in questa casa enorme, a tre piani e nel giardino ci sono tantissime persone, uomini e donne seduti in cerchio che mangiano, ci dice che e' una festa famigliare, gli chiedo di fare qualche scatto e mi tuffo nel cerchio. L'ufficio del fratello e' vicino, entriamo e troviamo tanti espositori con gioielli.
Gli chiedo subito di cosa si occupa e ci spiega che importa ed esporta gioielli e pietre preziose.
Parliamo dell'india e del nostro viaggio, Yael e' preoccupata ed nervosa, la conversazione ha un qualcosa di strano e io lo sento dal tono.
Sicuramente non e' una trappola per derubarci ma poi capiamo che ci vogliono proporre di fargli da corrieri della oro mmerce costosa sulla qualle c'e' una grande tassa per l'esportazione, invece gli turisti possono importare ed esportare merce senza pagare tasse fino ad un valore massimo di 10.000dollari. Quindi ci fa vedere una cartellina con una 50 di fotocopie di passaporti di ragazzi che lo fanno per loro e in compenso prpongono il prezzo del viaggio e una percentuale della merce.
Chiudo il discorso dicendo di avere i biglietti per il cinema e che ci penseremo all'offerta, saliamo di corsa su autoriscio' e mi metto a ridere fortissimo, mi ero preoccupato anch'io.
Entriamo nel cinema Raj Madhali che sembra una navicella spaziale, tiene 1100 persone.
Sembra di stare ad un concerto o allo stadio, all'apertura delle porte c'e' gente che urla, fischia, corre, spinge. Troviamo i nostri posti e si alza il sipario, ci guardiamo un film da Bollywood molto simpatico, ma e' piu' bello quello che si vive in cinema indiano, gente che urla, fischia, applaude, fuma, mangia, parla al telefono, dorme. Mi sono divertito di piu' guardandomi intorno.

In india tutto e' possibile, tutto e' possibile

SAB KUTCH MILEGA (tutto e'possibile)

why not!?
Mr D

mercoledì 2 dicembre 2009

JAIPUR part2

...ci fermiamo per bere un caj con due studenti che sanno parlare lo spagnolo e ci raccontono che a 10 km dalla citta' c'e' un italiano che guida gli elefanti. Lo chiamano con il telefono e mi metto d'accordo con lui di andare a trovarlo nel pomeriggio.
Salutiamo i ragazzi e ci danno appuntamento la sera per andare a mangiare nella loro casa, ci specificano che sono musulmani e in questi giorni e' festa.
Fra le mille bancarelle incontriamo un bimbo di 10 anni che ci porta a vedere un tempio Budhista. Il bimbo parla perfettamente l'inglese e ci dice che l'ha imparato guardando i documentari in televisione.
Dopo la visita del bellissimo tempio ci porta a presentarci la famiglia; 20 persone che vivono in una casa di 2 piani, Nonni, zii, cugini, genitori.
Dopo una pausa per il pranzo vediamo che e' arrivata l'ora di andare da Fabio, prendiamo un auto riscio' e ci immergiamo nella campagna, lungo la strada incontriamo: elefanti, galline, cani, maiali, mucche, scimmie...
Finalmente siamo da Fabio, qui comincio ad emozionarmi come un bimbo, sono in una fattoria che tiene gli elefanti. Fabio e' un ragazzo di 33 anni che viene dal nord italia, li ha lasciato tutto e tutt, prima era panettiere e poi ha lavorato nel circo con gli elefanti.
Il posto dove sta e' surreale, ci sono 20 elefanti, gli usano per le celebrazioni religiose, matrimoni, per i giri con turisti. Le teste degli elefanti sono dipinte come dei quadri, non mi sono mai trovato faccia a faccia con una essere vivente cosi' grande e dolce. Hanno degli occhi indescrivibili, lucidi e soffici, gli accarezzo tutti quanti e Fabio me li descrive come se fossero' delle persone, mi racconta delle loro paure delle loro abbitudini. Glo conosce molto bene e loro gli fanno un sacco di feste.
Poi mi porta a vedere il cucciolo di 2 anni, Sultan, e' un giocherelone e mi fa ridere.
Sono le 5 e saliamo sul tetto per ammirare il panorama dipinto dal luce soffice del tramonto. Parliamo della cultura indiana, di quanto siano rispettosi di ogni forma di vita, dalla zanzara all'elefante, parliamo della sua vita, parliamo della nascita di Sultan...
Si fa tardi e torniamo in citta' dopo aver salutato Fabio con un abbraccio forte, saluto il guidatore degli elefanti italiano, in india gli chiamano BABU.
Saliamo su un bus locale che e' grande come un nostro ducato. Dentro siamo in 50, siamo tutti schiacciati, chi in piedi, chi seduto, chi appeso fuori. A noi ci fanno posto e ci sediamo, tutti puntano lo sguardo su di noi, si sente una musica punjabi e io inizio a danzare con le mani, la gente comincia a ridere e qualcuno a cantare, ci fanno scendere nel posto dove ci siamo dati appuntamento con gli studenti...

ma il poi ve lo scrivo un'altra volta...e' un'altra storia...


why not!?
Mr.D

lunedì 30 novembre 2009

JAIPUR 2nd day part 1

Mi sveglio per le 9 anche se avrei potuto dormire ancora qualche ora, ma la curiosita' di vedere questa citta' e' proprio tanta.
Yael e' svegli da un bel po' e la trovo al ristorante con una tazza di caj e la guida israeliana in mano.
Si decide insieme il tour e si parte, c'e' un bel sole e con la Tshirt si sta molto bene. Prendiamo un riscio' che ci porta al cinema piu' famoso di Jaipur, qui compro 2 bilgietti per lo spettacolo delle 9.30pm faccendo a spintoni con altri indiani.
Ci dirigiamo verso la citta' vecchia che e' tutta rosa in onore della visita del principe del Galles, un Maraja la voluto accogliere cosi' qualche secolo fa.
Prima di attraversare la porta d'ingresso della citta' mi fermo a fotografare dei ragazzi che giocano a cricket. Mi invitano a provare e mi danno la mazza in mano con la quale mi metto a giocare e a fare equilibrismo sul mento.
Mi spiegano come prenderla in mano e provo a prendere il primo lancio, ma faccio finta di sbagliarla e cado con il culo per terra: si mettono tutti a ridere, cominciano ad arrivare altri bimbi e ragazzi ad osservare. Il secondo tiro di pallina lo prendo e la tiro a pochi metri da me, chiedo di fare un'altro col[po e faccio quasi un fuori campo, tutti applaudono e urlano come allo stadio. Gli ringrazio per l'applauso giocolando con tre sassi e con un inchino.
Salutiamo quasi tutti stringendo la mano, entriamo fra le mura della citta', ci sono migliaia di negozi e quelli che mi piacion di piu' sono i venditori di acquiloni.
Alzando gli occhi intravedo qualche bambino sul tetto che fa volare l'acquilano, veniamo poi a sapere che a Jaipur c'e' il torneo degli acquiloni piu' grande dell'india...


ora vi saluto e continuo domani, questa giornata e' stata lunghissima e ci sono altre cose di qui vi voglio scrivere: elefanti, cinema, commercianti di gioielli...

why not
Mr.D

AGRA JAIPUR

Ieri sera per salutare le testamatte mexicane ho fatto qualche sketch di clownerie, come sfondo avevo il Taj Mahal e i fuochi d'artificio sparati per la festa musulmana "Bajram"...
Stamattina mi sono svegliato presto per andare a vedere da dentro il Taj, oggi e' sabato e quindi si entra gratis, non tutti i turisti ne sono a conoscenza e si fanno fregare, io invece risparmio 750 Rupie, cioe' 4 notti in albergo.
Trovarsi davanti al Taj e' indescrivibile, e' immenso, brilla di continuo e ti incanta. Una pazzia per amore, ci sono volute 20mila persone per costruirlo e tantissimi artigiani europei sono stati portati per fare certi lavori di incisione sul marmo.
Dopo la visita preparo i bagagli e aiuto le testamatte mexicane a far partire la loro moto.
Mi incammino verso la stazione, sono carico dei miei 2 zaini, uno davanti e uno sulle spalle, faccio molta fatica a schivare le migliaia di ostacoli, mi sento nulla in confronto a quello che fanno certi indiani con le loro costruzioni di cose messe in ordine sulle loro bici, riscio', carretti. Sono dei veri campioni di "slalom pesante". Schivo ogni cosa e vedo che dietro di me ci sono tanti bimbi che mi seguono, qualcuno mi riconosce e si tocca il naso, altri fanno il gesto da giocoliere.
Finisco dentro un mini luna park con giostre in legno o acciaio arruginito ed e' tuto colorato dai vestiti dei bimbi, colori che vedi solo sulla frutta esotica, asiatica, colori che dai noi sono finti e qui invece sono di una naturalezza pura.
Saluto qualche bimbo e salgo su un riscio', l'autista mi tratta in un modo diverso, mi fa anche un prezzo che non mi aspettavo e quindi keeping and go, non mi metto neanche a contrattare.
Sul bus conosco un Inglese e Yael ragazza israeliana, la prima ragazza israeliana che conosco in vita mia.
6 ore di bus per fare 250km e arrivo a Jaipur, capitale de Rajasthan, scendo dal bus e chiedo ai due ragazzi se hanno qualche consiglio per un ostello.
Andiamo insieme all'ufficio turistico e troviamo un croato di 40 anni, e' in viaggio da 2 mesi, anche lui in cerca di ostello si unisce a noi e cerchiamo insieme l'ostello consigliatoci dal uomo dell'ufficio.
Dopo 10 min perdo l'inglese e il croato nel caos della citta', cerchiamo per un'ora ma niente da fare sono stati rissuchiati, anch'io e Yael ci siamo persi in questo vortice.
E' sera ormai e un ragazzo indiano ci consiglia una Guest House, andiamo a vederla e ci prendiamo una camera doppia a 2 euro per notte.
Eh si non l'ho mai immaginato ma divido la stanza con un'Israeliana, mi racconta che ha finito da poso il servizio di leva che e' obbligatorio per tutti i ragazzi e poi ha fatto da guida turistica.
Tutti e due affamati cerchiamo un posto per mangiare dato che il ristorante dell'albergo e' caro per il nostro budget, 3 euro per un pasto completo.
Troviamo un ristorantino pieno di indiani e ci prendiamo un Special Talie un caj servitoci da un bimbo di 9 anni e paghiamo il tutto con 1 euro a testa.
Torniamo in camera e Yael si mette a suonare un flauto che ha comprato a Delhi, non e' prprio brava, quindi lo mette via subito. Mi fumo una sigaretta con il ragazzo della reception, che e' anche quello della cucina e dell'internet point. Mi fa vedere i suoi 20 quaderni di dediche, lettere che gli hanno scritto certi turisti. Poi mi chiede di parlargli di cosa faccio in italia e di come e' il mio paese. Io ci ho provato a spiegargli dov'e' la bosnia e che lavoro faccio, ma a volte ci capivamo solo guardandoci negli occhi e io parlavo in Italiano. Lui non ha avuto mai la possibilita' di muoversi fuori da questa citta'...

Buonanotte India

why not?
Mr.D

sabato 28 novembre 2009

AGRA day 3

sveglia presto stammattina,nonostante avessi dormito solo 3 ore, una super colazione a base di LASSI AL MANGO e PUNCAKE con banana e miele mi tirano su e mi danno la forza di iniziare la giornata nel migliore dei modi.
dopo 2 giorni passati in mezzo alla gente del posto e lungo le strade, decido di fare il turista. Quello che va con la macchina foto a vedere monumenti e palazzi giganti. scartando una ventina di autisti di autoriscio' decido io quello al quale avvicinarmi e iniziare a contrattare sul tour che volevo fare. Dopo una mezz'ora di tira e molla sul prezzo arriviamo alla cifr
a finale di 200 Rupie, con il divieto per lui di portarmi nei negozi dei suoi amici, dove lui prenderebbe una piccola commissione su ogni mio acquisto.
Prima tappa AGRA FORT, uno dei forti moghul piu' belli di tutta l'india, e' tutto in arenaria rossa e qualche edificio in marmo bianco. il forte fu fatto in primo luogo come edificio militare, ma Shah Jahan lo trasformo' nella sua prigione dorata. a partire dal 1658, quando suo figlio Aurangzeb si impadroni' del potere. Da qui infatti si ha una vista speciale sul Taj Mahal.
Finito il giro in questo labirinto, il mio driver mi porta dall'altra parte della citta' attraversando un ponte largo 3 metri a 2 corsie, con gente che trasporta di tutto, moto con 4 persone, autoriscio' con 5, cavalli, galline, scimmie...arriviamo al baby Taj, una tomba fatta in marmo bianco dalla quale sono stati rispresi molti elementi archittetonici per la costruzione del Taj.
Prima di andare al Methab Bagh ci fermiamo lungo il fiume Yamuna per fare qualche scatto alle donne che lavano i panni nel fiume, e vedere queste lunghe scie di stoffe stese per terra, un tapeto gigante. Il Methab bagh e' un parco che si trova proprio dietro al Taj e da qui si possono fare belle foto solo che oggi c'e' un sacco di nebbi.
piccola pausa per un juice al mango fresco e poi direzione Hotel, contento della giornata mi riposo un'oretta e poi vado a cambiare il biglietto del bus.

... tornando dall'agenzia noto che per strada ci sono molti bimbi e molti vogliono una picture!!picture!! mi fermo e tiro fuori dal mio zaiono il naso rosso, le tre palline e in 2 minuti si e' creato un cerchio di un centinaio di persone, gente e' uscita dai negozi, i riscio' che si fermano, e' stato meraviglioso, in India tutto e'possibile!!loro sono meravigliosi e i bimbi ti guardano negli occhi e ti vengono i brividi...

un grazie speciale al mio brotha che mi ha regalato la musica per le mie serata con i miei amic viaggiatori...

why not!?

domani Jaipur

Mr D

AGRA day 2

TOPDEM...si chiama cosi', un ragazzo alto con i lineamenti asiatici, molto in gamba, viene dal Tibet e fa da guiida turistica per indiani; Oggi mi ha prenotato il biglietto del bus per Jaipur e dovrei partire domani, ma prprio in questo momento vengo a sapere che domani il Taj e' chiuso, quindi rimango qui un giorno in piu'...

Ho passato proprio un bel pomeriggio e cena con il mio amico Tibetano/ Mi ha
portato in un ristorante vegetariano a mangiare un buonissimo Special Tali, con verdure di ogni tipo, bollite, fresche, accompagnati da un buon riso e il Nan.

torno nel mio albergo e prima di andare in camera a dormire decido di andare a bermi un birra sul terrazzo, qui trovo 2 ragazzi Mexicani molto giovani, uno ha 18 e l'altro 19 anni. Sono in viaggio da 6 mesi, sono partiti dall'europa Occidentale, passando per quella orientale,quella del Nord e Sud,poi Marocco, Egitto, Syria, Giordania e ora sono in India da 2 mesi. Hanno comprato la moto a Bombay e vogliono arrivare
a Calcutta dove venderaano la moto per poi comprarsi vestiti caldi per andare sull'Everest Camp e poi Nepal, Cambogia, Laos, Thailandia...
Sto ad ascoltarli tutta la notte, mi parlano delle loro esperienze e di quando sono stati in Bosnia, Serbia...sono delle teste matte e hanno perso 2 anni di scuola ma stanno facendo una scuola ancora piu' bella girando il mondo...

P.S. scusate per il mio lessico e l'ortografia, vado di fretta e le tastiere sono diverse in ogni posto, non sto neanche a raccontarvi...

giovedì 26 novembre 2009

DELHI-AGRA

Atterrato a Delhi scopri subito di essere in un'altra reatla'...Nebbia, clacson e gente che ti assale per svariate cose.
Salgo subito sul primo taxi con Nadine (la ragazza Indiana Olandese) e mi chiede che cosa ho deciso per i miei prossimi giorni, all'ultimo decido di spostarmi con lei fino ad Agra lasciando gli ultimi giorni di questo viaggio per visitare Delhi.
Ci siamo diretti subito alla stazione della Old Delhi dove abbiamo trovato tutti i treni pieni, la stanchezza ci ha spinto di andare a cercare un taxi economico in una delle mille agenzie, e dopo un'ora di tira e molla sul prezzo ci siamo fatti fare un tour giornaliero per 10 euro per avere:
visita a Mathura,pausa pranzo, e accompagnamento fino all'albergo ad Agra;
troppi soldi ma la stancgezza era tanta e per il primogiorno ne e'valsa la pena.
Il viaggio in macchina e' stato assurdo e traumatico, con il nostro personal driver che faceva slalom tra bambini, donne e di tutto. Poverta', spazzatura, mischiata a richezza e lusso. Persone che vivono in tende costruite tra due strade, bambini che giocano nella spazzatura, uomini che cagano ovunque, scimmie, scoiattoli, mucche, asini , cani...Una giungla urbana. Sono stato in silenzio durante tutto il viaggio e gli occhi lucicavano.
Prima tappa a Mathura, dove si trova il tempio di dedicato alla dea dell'amore eterno KRISHNA.
Poi subito siamo ripartiti per Agra dopo un breve visita forzata in un negozio dell'amico del autista...in totale 6 ore di macchina per 250km e finalmente una stanza, abbastanza sporca, senza acqua calda ma silenziosa, insomma 10 euro per 2 notti.
Dopo una bellissima doccia fredda salgo sul pezzo forte dell'Hotel, un terrazzo con vista sul magnifico Taj Mahal, qui trovo una bel gruppo di turisti, Olandesi, Australiani, Francesi e le amiche di Nadine da Brussel.
Abbiamo passato la notte tra fiumi di birra e sigari fiabeschi, raccontandoci le avventure e io soprattutto ad ascoltarle, chiedere consigli su alberghi, orari di treni e altre cose importatnti. Vado a letto molto tardi, stanco, ma leggero e felice di avere iniziato.
dormo fino alle 3 del pomeriggio, avevo 24 ore di sonno da recuperare, Nadine e le sue amiche sono partite per Varanasi e mi hanno lasciato un foglio sotto la porta con scritto il loro numero.Magari fra qualche settimana ci si ritrova a Mombay.
Ora mi trovo sul terrazzo a fare colazione, fa molto caldo, qualche mosquito in giro e la citta' e' in pieno movimento, guardo le scimmie che saltano da una casa all'altra e mi bevo il mio mango lassi. Arriva un ragazza, metto via il mio quaderno e inizio a parlare con lui...domani vi raccontero' un'altra storia e sicuramente questo ragazza ne fara' parte...

why not..
mrD

martedì 24 novembre 2009

ISTANBUL...WHY NOT?!

mı trovo ad ISTANBUL, eh sı pensavate fossı ın Idıa ma ınvece forze maggıorı hanno fatto sı che ıo rımanessı quı per una notte...
cosa e' successo?! arrıvato all2aeroporto dı Istanbul un gentılıssımo ragazzo dı nome Samır, bellıssımo nome, mı ferma e mı spıega che per problemı meteorologıcı dı 2 gıornı fa hanno dovuto bloccare l2aeroporto e quındı hanno tuttı ı volı pıenı. quındı la Turkısh Aırlınes mı offre ı seguentı servızı:

-albergo 4 stelle
-colazıone,pranzo,cena
-tour della cıtta'
-volo per Dehlı ın buısness class
-chıll out zone per aspettare ıl volo
-assegno dı 500 dolları

ınsomma ıo glı strıngo la mano e glı dıco solo WHY NOT?!
oggı mı sono gırato la bellıssmıa cıtta' che mı aspettava dall'anno scorso rıtornando dall'Oman. Io e la mı bımba cı sıamo trovatı prprıo bene, e' meravıglıoso qui, un gıro fra ı colorı del bazaar, poı verso S.Sofıa e la Moschea Blu, e poı Fatıh uno studente dı archıttetura cı ha portatı a vedere ı pescattorısul ponte. Non sono stato da solo, ıerı ho conoscıuto Nadıne, una ragazza meta'Indıana e meta' Olandese anche leı dıretta ın Indıa, fa glı spettacolı con le ombre, sı costruısce ı personaggı, e a quanto pare e' bravıssıma.
Ora sono nella chıll out zone solo per ı buısness man, e mı chıedo che cı sto a fare ıo quı? Ora mı bevo un'altro bel bıcchıere dı vıno e poı mı faccıo fare un massaggıo da quelle poltrone super tecnologıche. Da domanı dovreı essere a Dehlı e forse parto subıto per Agra ma questo lo decıdıamo domanı.

why not!?

lunedì 28 settembre 2009

Bosnia 2.0

"Sono i teenager di Mostar, Tuzla e Sarajevo. Nati durante la guerra, senza colpe, nè ricordi. Ma senza nemmeno sapere che qualcuno aveva già rubato loro il futuro."

...articolo intero su "La Repubblica delle Donne" di Marco Matthieu

mercoledì 23 settembre 2009

Itinerario INDIA WHY NOT?

sono con la guida in mano e mi sto facendo un'idea dell'itinerario. Nell'ultimo mese ho preso molti appunti dalle cose lette, viste in qualche foto o sentite da qualche racconto. Adoro ascoltare la gente che è stata in India, sentire le parole ma soprattutto guardar i loro occhi ancora pieni di ricordi...
Da Oman why not?2008

Come vi ho già anticipato il mio viaggio è di 36 giorni, dal 23 novembre al 30 dicembre. Per qualcuno pochi e per altri tanti, per me sono giusti...Ho trovato un volo a 475euro tasse incluse, ma in altri periodi ci sono prezzi ancora più bassi.
Parto da Milano, scalo nella magica Istanbul e poi New Delhi. E da qui le tappe sono:

bozza itinerario INDIA why not?
Bikaner-Jaisalmer-Jodhpur-Rankapur-Udaipur-Puskar-Jaipur-Khajuraho-Agra-Varanasi-Delhi-Bombay-Goa.

Penso di spostarmi con i treni e pullman, tranne il volo interno da Delhi a Bombay.
Nei prossimi giorni mi prenoto qualche treno e la prima notte per dormire. Poi tocca farsi il visto al consolato di Milano e la Health Screening Card che certifica che non ho l'influenza A.

Nei prossimi giorni lascio qualche link utile per un viaggio in India, io mi sto organizzando tutto da solo ed è affascinante.


India why not?2009 bozza di itinerario


Visualizzazione ingrandita della mappa

martedì 22 settembre 2009

INDIA del NORD!why not!?


ecco questo è uno dei miei "why not?" preferiti, quello più sognato fino ad ora.

Perchè non partire in solitaria per 36 giorni con zaino in spalla...

PERCHE'? ve lo spiegherò nei prossimi giorni, intanto mi sono comprato il biglietto e la guida, e la notte sogno colori, profumi e suoni indiani. Per me il viaggio è già cominciato, ancora prima di esser lì, sento che durante il giorno c'è sempre qualcosa da fare per questo sogno.

BOSNIA 2009 viaggio umanitario banda Arlok


foto by Kose
chiunque farà un uso non autorizzato di queste foto sarà punito

articolo pubblicato sul giornale "Luna Nuova"
Da rassegna stampa Bosnia 2009

lunedì 21 settembre 2009

un blog? why not!?



oggi dino&kose apre in rete il suo primo blog...

la prima cosa che mi ha spinto di creare questo blog è che ho voglia di mettere in rete le mie foto, le mie esperienze, le mie storie e farle leggere e vedere a tutte le persone che mi sono vicine, quelle che si trovano in giro per il mondo e quelle che magari non mi conoscono neanche, descrivere con click fotografici, con parole scritte o sentite.

da oggi è aperto questo blog e benvenuti a tutti voi che lo visitate sorridendo...






Dino&Kose
clown&fotografo
di sorrisi terrestri