martedì 9 dicembre 2014

INDIA DEL SUD WHY NOT!? - Capitolo 3

MUNNAR - 1st Day
Oggi lasciamo la nostra base e salutiamo Paul che ci ha aiutato a stabilire le possibili tappe per i prossimi giorni. Destinazione Munnar, la più grande regione coltivazione del Tè dell’India del Sud.
Ovviamente prendiamo un local bus, sono circa 90km da fare in 4/5 ore, la formazione è la stessa, donne davanti e io e Abi dietro. Questa volta Vale e Nina non sono da sole ma sono in compagnia di una ragazza svedese. Nel bus nonostante ci fossero rumori del traffico indiano si sentono molto bene le 3 donne occidentali che “cicolano e ciacolano”, io e mio fratello invece non so come ma riusciamo a prendere sonno. Ci sveglia l’aria frizzanti e siamo circondati da un caleidoscopio di sfumature verdi. 


Siamo ipnotizzati dal paesaggio e anche le ragazze non parlano più ma si godono lo spettacolo di colori e linee morbide.
Arrivati a Munnar chiediamo informazioni per raggiungere la home stay che ci ha prenotato Paul.
Ci accoglie una signora sorridente e gentile, si chiama Lucy e io la saluto canticchiando “Lucy in the sky with diamond…”  Vediamo 2 stanze ma alla fine decidiamo di prendere una camerata con 4 letti matrimoniali, doppi servizi a 1000rupie (12 euro). Riusciamo a rilassarci un paio di ore e poi usciamo a mangiare, ci servono dell’ottimo cibo molto speziato ma i sapori sono woow e ci lecchiamo i baffi. 
Ritorniamo in camera e finalmente passiamo una notte fresca senza zanzare. Non vi dico che clima festoso da colonia si è creato in camera, sembriamo degli adolescenti in vacanza. 



MUNNAR - 2nd Day
Stamattina mi hanno svegliato i galli di Lucy, nessuno si lamenta e continuano tutti a dormire, io in silenzio esco dalla camera e vado a vivermi un po' di vita da strada e approfittare della buona luce per fare qualche foto da solo. Mi fermo in un posto locale a bere un masala caj (Tè speziato) e mangiarmi una buona samosa, qui mi metto a ridere e scherzare con la gente locale anche perché tutti sono affascinati dai miei baffi e gli vogliono toccare. Dopo un'eretta torno in camera e trovo tutti belli svegli pronti per affrontare un nuovo giorno.


Nina si è fatta lasciare dalla ragazza svedese il numero di telefono di una guida locale. Proviamo a sentirlo ma lui è già in giro con altre persone, ci ha detto però che un suo collega sarebbe venuto al posto suo e nel giro di 5 minuti si è presentato davanti alla nostra stanza.
Ci ha proposto un giro di 5 ore in tuk tuk, costo 200 rupie a testa (2,50 euro). 
La nostra guida si chiama Ganesh, parla un inglese comprensibile, devo dire che facciamo veramente fatica tutti e 4 a capire gli indiani quando parlano l’inglese, l’unica che riesce ad azzeccare sempre è Vale, ha un buon intuito mentre noi siamo più impegnati a capire parola per parola. 
La prima tappa del nostro tour in questa giornata serena con un cielo azzurro è osservare le donne che raccolgono le foglie di Tè, Ganesh ci spiega quali foglie devono essere tagliate e come si riconoscono le diverse tipologie di Tè, alcuni cespugli hanno più di 120 anni. Questo lavoro viene fatto solo da donne, hanno delle grosse forbici con dei contenitori montati, ad ogni taglio si depositano le foglie in questi contenitori e poi con un movimento sopra la testa buttano le foglie in delle sacche che hanno sulle spalle. Le signore che raccolgono il Tè vivono in dei villaggi che sono stati costruiti dalle diverse compagni che si dividono le piantagioni di questo territorio. Le compagnie assicurano anche l’istruzione ai figli delle signore e non le fanno lavorare più di 8 ore al giorno. 



Il tour prosegue e ogni tot di curve ci fermiamo per osservare panorami diversi e bellissimi. Postazioni ideali per gli amanti di fotografia paesaggistica, io provo a fare qualche foto ma preferisco osservare questo paradiso senza il mirino della mia camera, non mi sento in grado di raccontare quello che vedo, non sento le stesse vibrazioni  di quando fotografo la poesia della vita. Lascio che mi si riempia lo spirito e nessuno di noi parla, ci rilassiamo ci lasciamo nutrire dalla madre natura. 
Facciamo pausa in un punto da dove si vedono le coltivazioni di coriandolo e altre spezie, qui c’è una baracca, un ragazza mi chiama per farmi vedere qualcosa sugli alberi, faccio fatica a capire cosa mi vuole far vedere, quando ci raggiungono anche gli altri vediamo che dagli alberi vola via un’aquila. Ci beviamo uno dei migliori caj che ci prepara la moglie del ragazzo e conosciamo anche il padre, parliamo a gesti e sorrisi, entriamo nella baracca e vediamo in che condizioni misere vive questa famiglia, nonostante tutto ciò sono sorridenti e positivi. Paghiamo quattro volte in più il prezzo che ci ha fatto la signora e ci salutiamo felici.



Dopo quasi 2 ore di punti panoramici arriviamo alla Top Station View, uno dei punti più alti, 1950m di altezza. Qui facciamo pranzo all’aperto e poi scendiamo verso Munnar facendo la stessa strada ma la luce e la prospettiva è diversa, sembra tutto nuovo. 
Ganesh si è meritato un bella mancia e ci diamo appuntamento a domani per andare a vedere l’alba. 

Peace love and light


mr.D