giovedì 10 dicembre 2009

UDAIPUR

Prendiamo il pullman notturno, sembra di stare in giostra, sei ore di viaggio dentro una cabina singola con i miei zaini, continuando a saltare ad ogni buca e a sbattere la testa ovunque, sono pieno di bernocoli, ve lo assicuro non e' bello ritrovarsi a 10cm in aria dal materassino durante il sonno.
Arriviamo ad Udaipur alle 5.00am, scegliamo la prima guest house economica e ci mettiamo a dormire.
Nel pomeriggio un piccolo giro d'esplorazione per la cittadina, la Venezia dell'India, molto piccolina ma colorata e un bel ghat dove le donne lavano i vestiti e la gente si lava.
Passiamo la sera in camera a guardare le ie foto sul mac e rimango soddisfatto dei miei scatti. Il mio maestro mi dice che sto crescendo.

...Sveglia presto e giro completo della citta', incontro 3 italiane e mi metto d'accordo con loro di fare cena insieme.
facciamo molti scatti, soprattutto alle persone, bambini, donne che lavorano e faticano, anziani...adoro fotografare la vita, il momento, quello che nessun altro riuscira' a fotografare come me. E' diverso dal fotografare i paesaggi, ogni foto ha un valore diverso e ha una sua storia.
Ci incontriamo con le tre italiane e non ci sono solo loro, perche' c'e' un belga e 2 fratelli australiani. Finalmente mangio la carne e bevo una birra indiana. Passare i giorni a Pushkar senza carne mi ha reso un po' debole.
Una bella cena, parliamo molto in italiano e Ajli mi dice che adora il suono di questa lingua.
Torniamo in camera e ci guardiamo le foto dela giornata fumando un sigaro e ascoltando musica classica.

...Oggi abbiamo noleggiato di nuovo il motorino, Ajli mi vuole vedere di nuovo con i bimbi e mi vuole fotografare di piu', gli piace tanto quello che faccio a loro.
Questa volta andiamo in mezzo alle montagne e ci allontaniamo di una quarantina di km dalla citta'. Il paesaggio e' incantevole, guido sempre io e suono il clacson di continuo salutando chiunque con il NAMASTE' (saluto in indiano), vedo un gruppo di bambini e mi fermo, ci circondano subito ma appena provo a giocare con loro qualcuno si impaurisce e si allontana, faccio fatica ad avvicinarmi e allora tiro fuori il naso roso e le palline da giocoliere, si incuriosiscono tutti e anche la gente da lontano comincia ad arrivare, si forma un cerchi di 50 persone e anche qualche capra. Gioco con loro per una mezz'ora, uso i fazzoletti colorati le palline da giocoliere e mi applaudono e ridono.
Si avvicina un ragazzino che parla l'inglese e ci invita al suo vilaggio che si trova a 5km da dove siamo. Saliamo sulla vespa in 3 e ci porta a casa sua, beviamo un caj e poi andiamo in campagna a vedere i campi della sua famiglia.
Il posto e' stupendo e mi riempio gli occhi e la pancia di colori ed emozioni che solo l'India sa dare. Troviamo un baba sotto ad un'albero che fuma il cylum e si fa fotografare senza chiederci soldi.

Tornati in citta' troviamo le italiane che ci chiedono di vedere le foto e fare un'altra cena insieme.
Prima andiamo a vedere il tramonto dal sunset point e Ajli mi fa delle foto bellissime.
Facciamo cena con le italiane che rimangono impressionate dalle foto del mio maestro e io me le rivedo volentieri.
Salutiamo le italiane e si avvicinano un colombiamno e una canadese che abitano qui da 9 mesi e hanno un laboratorio d'arte con camera oscura per sviluppare le foto dal rullino. Guardiamo anche con loro le foto e anche loro rimangono senza parole, Ajli durantela sua proiezione ci fa una lezione di fotografia, lui ha questo dono che parla di cose tecniche in un modo semplice e con tanti esempi e poi e' molto romantico.
in questi giorni di scuola parlo di fotografia ogni minuto, ascolto le lezioni e mi sento molto fortunato. Sono in un paese bellissimo e magico con uno dei fotografi piu' bravi che avessi mai visto. E' un sogno, sento che questa passione aumenta ogni giorno...

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Mr.D